Per gli anziani e i disabili assistiti a domicilio è prevista la possibilità di avvalersi di alcune agevolazioni fiscali (deduzioni e detrazioni) sulle spese di assistenza specifica, su servizi domestici, e sulle spese di assistenza personale.
Quali spese detrarre o dedurre?
1) Le spese sostenute nei confronti degli enti (Comuni o agenzie private) che forniscono prestazioni assistenziali assicurate da personale qualificato dei Servizi di Assistenza domiciliare. E’ necessario richiedere al soggetto gestore del servizio di Assistenza Domiciliare una “dichiarazione delle Spese di Assistenza Specifica”. Le spese di assistenza specifica sono detraibili per le persone autosufficienti o parzialmente autosufficienti, mentre sono deducibili per le persone con riconoscimento di handicap grave (L.104);
2) Le spese sostenute per addetti all’assistenza personale di seguito illustrate:
a. contributi previdenziali e assistenziali versati trimestralmente dalla famiglia, tramite appositi bollettini postali per gli “addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o famigliare” (es. colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane), per la parte a carico del datore di lavoro.
Tali contributi possono essere portati in detrazione fino ad un importo annuo massimo di Euro 1.549,37.
b. la retribuzione di addetti all’assistenza personale dei soggetti non autosufficienti; é possibile portare in deduzione sino a un massimo di euro 2.100,00 annui (art.349 Legge 311 del 30/12/2004 – Legge Finanziaria 2005; importo aggiornato dal comma 319 della Legge n. 296 del 27/12/2006 “Legge Finanziaria 2007”, ma l’importo spettante è inversamente proporzionale al reddito percepito, cioè è tanto più basso quanto maggiore è il reddito del singolo contribuente; NON si applica né alle colf, né alle baby-sitter.
Per averne diritto:
Il reddito complessivo non deve superare i 40.000 euro annui.
L’agevolazione spetta anche in relazione a spese che siano state sostenute per il coniuge, i figli, i genitori, i suoceri e i fratelli.
Documentazione necessaria:
– Certificazione medica attestante lo stato di non autosufficienza;
– Idonea documentazione delle spese sostenute che può anche consistere in una ricevuta debitamente firmata, rilasciata dal soggetto che presta l’assistenza (assistente famigliare) in cui siano indicati gli estremi anagrafici e il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento, del soggetto che presta l’assistenza e del famigliare a favore del quale la spesa è stata sostenuta.
Nota bene: Si considerano “non autosufficienti”, a questi fini, le persone che non sono in grado di svolgere almeno una di queste azioni: assumere alimenti, espletare le funzioni fisiologiche e provvedere all’igiene personale, deambulare, vestirsi, oppure che necessitino di sorveglianza continuativa.