La Legge n. 13/1989 e successivo DGR n.171 del 17/02/2014 prevedono l’erogazione di contributi economici a fondo perduto per la realizzazione di opere finalizzate al superamento e alla eliminazione di barriere architettoniche a favore di persone con invalidità o con limitazioni funzionali permanenti.
Requisiti
Il contributo può essere richiesto in presenza dei seguenti requisiti:
1) essere persona con invalidità o con limitazioni funzionali permanenti (cecità, menomazioni relative alla deambulazione e alla mobilità ecc.);
2) residenza anagrafica dell’invalido nell’immobile per il quale si chiede il contributo o in cui trasferirà la residenza;
3) l’immobile per il quale si chiede il contributo deve essere:
– già esistente alla data del 11/8/1989 (primo giorno posteriore a sei mesi dall’entrata in vigore della legge n. 13/89)
– non ristrutturato dopo l’11/8/1989
– edificio privato, edificio di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata o edificio adibito a centro o istituto residenziale per l’assistenza agli invalidi;
4) non avere eseguito i lavori prima della presentazione della domanda.
Chi può presentare la domanda
Possono presentare la domanda:
1) la persona con invalidità;
2) chi esercita la potestà, tutela, procura o amministrazione di sostegno.
Chi ha diritto al contributo
L’avente diritto al contributo è colui che sostiene la spesa per l’intervento. Può essere lo stesso disabile richiedente o un soggetto diverso (ad es. chi ha in carico la persona con invalidità, il proprietario dell’immobile o l’amministratore del condominio) che deve sottoscrivere la domanda, unitamente al richiedente, per conferma del contenuto e per adesione.
Tipi di intervento
I contributi possono essere concessi per interventi finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche per consentire le seguenti funzioni:
A) accesso all’immobile o alla singola unità immobiliare
B) fruibilità dell’alloggio stesso
La domanda di contributo può riguardare una sola opera o più interventi, funzionalmente connessi, sullo stesso immobile.
Documentazione
Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione:
– certificato medico (che può essere redatto e sottoscritto da qualsiasi medico) in carta libera che attesti l’invalidità del richiedente precisando da quali patologie dipende e quali obiettive difficoltà alla mobilità ne discendono.
– copia certificato A.U.S.L. o di altra commissione pubblica attestante l’invalidità, totale o parziale, con difficoltà di deambulazione;
– fotocopia del verbale di assemblea del condominio (da allegare solo nel caso in cui le barriere da eliminare siano presenti in parti comuni del condominio);
– benestare del proprietario dell’immobile in carta semplice (da allegare solo nel caso di alloggio occupato in qualità di affittuario);
– copia di un documento d’identità del richiedente e dell’eventuale tutore o amministratore di sostegno (oltre a copia di documento d’identità dell’avente diritto al contributo, se diverso dal richiedente);
– copia del valore ISEE del nucleo familiare (ai soli fini della DGR n. 171 del 17/02/2014);
– marca da bollo da Euro 16,00;
– a lavori eseguiti (ai fini dell’erogazione del contributo), il richiedente deve presentare copie delle fatture quietanzate.
La domanda deve contenere l’indicazione dell’intervento e della spesa presunta. Non è necessario un preventivo analitico né la provenienza dello stesso da parte di un tecnico o esperto; è sufficiente l’indicazione anche complessiva della spesa proveniente dal richiedente.
Quando e dove presentare la domanda
La domanda deve essere presentata in bollo, prima che siano iniziati i lavori per i quali si richiede il contributo.
Presso:
Sportello Sociale Non Autosufficienza
Cittadella S.Rocco – Corso Giovecca 203, Ferrara
Tel. 0532 903994 (interno 2) – mail:
Orario di apertura al pubblico:
il martedì e il venerdì dalle 8:30 alle 12:30; il mercoledì dalle 8:30 alle 16:30 e il giovedì dalle 15:00 alle 19:00
Modulistica
Erogazione dei contributi
Il Comune, entro il 31 marzo di ogni anno, predispone l’elenco delle domande ammissibili a contributo e lo trasmette alla Regione Emilia Romagna che raccoglie il fabbisogno dei Comuni e ripartisce i finanziamenti disponibili.
Appena la Regione assegna le somme, il Comune provvede all’erogazione dei contributi agli aventi diritto.
Se il finanziamento concesso al Comune non è sufficiente a soddisfare tutte le richieste, hanno la priorità nell’assegnazione dei contributi, i disabili in possesso della certificazione, rilasciata dalla competente Ausl, attestante l’invalidità totale con difficoltà di deambulazione e in subordine in base alla data di presentazione della domanda.